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16 ottobre 2015

Limiti barbari



Si ottundono tremanti i limiti di tutte le reti
in  oceanico sgomento

Appiccicati a fumosi traini
Sotto tacchi in miseria
Colpiscono le linee sgargianti dei polpacci

I traumatici pasti
Consumati all’ombra

Piaghe sentinella di ogni autentico dolore

Tutto si priva dei semi
Tutto si allontana dalla neve

Gli alberi gesticolano acerbi
Esangue e intessuto di ritmi disumani arretri osservandoci

Le onde dal centro raggiungono le navi in secca
Ciuffi di alghe depongono il sapore di sesso sui gamberi

Non prendiamo luce

Arrediamo i buchi neri con autentiche scialuppe d’epoca