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08 febbraio 2016

Romanzo naturale - Georgi Gospodinov



"Romanzo naturale" dell'autore bulgaro Georgi Gospodinov, pubblicato da Voland, è un testo molto costruito e anche molto ambizioso a dispetto del titolo e della leggerezza che vorrebbe ostentare.

Così si presenta:

La storia naturale non è altro che nominare il visibile. Da
qui deriva la sua evidente semplicità e questo suo comportamento,
che di lontano sembra ingenuo - a tal punto è semplice e indotto
dall'evidenza delle cose.
UN FRANCESE CONTEMPORANEO
1966, Parigi

L'intento di situarsi su un piano metanarrativo in stile calviniano è quasi subito dichiarata nel desiderio espresso nei primi capitoli di creare un romanzo fatto soltanto di incipit, "innumerevoli piccole particelle, di sostanze primarie, cioè di inizi che entrano in combinazioni illimitate", "un romanzo che si avvia di continuo, promette qualcosa, arriva a pagina 17, e ricomincia da capo". In questo modo i personaggi saranno liberati "dalla predestinazione della loro storia". Più avanti sogna un romanzo solo di verbi. "Nessuna spiegazione, nessuna descrizione. Solo il verto è onesto, freddo e preciso".

La trama invece non manca, anche se sfilacciata, usata solo come pretesto. C'è un protagonista con un divorzio da affrontare. C'è un redattore che trova un quaderno, un manoscritto non firmato e senza titolo. Trovando il testo molto buono e non sapendo come rintracciare l'autore comincia a pubblicare stralci del romanzo sul giornale, fino a quando una donna si fa viva riconoscendosi nella storia. Fa sapere che l'autore è l'ex marito "uscito
di testa dopo il divorzio" e diventato barbone.
Rintracciato il barbone, il redattore scopre di chiamarsi come lui. Il barbone sparisce e il redattore decide di pubblicare il romanzo firmandolo di persona.

Il gioco di specchi sebbene non nuovo, è ugualmente intrigante e ben condotto, frammentato, interrotto da "una storia naturale dei gabinetti", o anche da un breve trattato sulle mosche.

D'altra parte, si chiede Gospodinov, "come è possibile oggi il romanzo, visto che ci è negato il tragico. Come è possibile persino il pensiero del romanzo, visto che manca il sublime".


Il romanzo di Gospodinov è dunque una ricerca di senso dell'atto stesso di scrivere oltre che esistenziale, senza che le due strade possano mai del tutto separarsi.

Solo il banale mi interessa.
Niente altro mi diverte così tanto.




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